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Mostro di Firenze, il dna svela il padre del bimbo sopravvissuto al delitto3Foto© ilmessaggero.it

Mostro di Firenze, il dna svela il padre del bimbo sopravvissuto al delitto

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Natalino, che a sei anni, il 21 agosto 1968, scampò al quello che è il primo delitto attribuito al cosiddetto mostro di Firenze, non è il figlio di Stefano Mele, il manovale, marito di Barbara Locci, uccisa l'estate di 57 anni fa insieme ad Antonio Lo Bianco mentre era appartata in una Giulietta nelle campagne di Castelletti di Signa.

Un accertamento genetico disposto dalla procura di Firenze, riporta oggi La Nazione, ha stabilito che il padre biologico di Natalino Mele è Giovanni Vinci, il fratello più grande di Francesco e Salvatore, quest'ultimi due entrambi coinvolti e poi scagionati nell'inchiesta sul maniaco delle coppiette nell'ambito della pista sarda sull'autore degli otto duplici omicidi che hanno insanguinato le colline intorno a Firenze fino al 1985.

Giovanni Vinci non è mai stato toccato dall'inchiesta ma non potrà comunque fornire alcun chiarimento: è deceduto da diversi anni. Informato del risultato dell'accertamento, effettuato dal genetista Ugo Ricci, Natalino Mele, riferisce il quotidiano, ha spiegato di non averlo neanche mai conosciuto.