Morte Maradona, Conte, De Laurentiis e Di Lorenzo al murales di Diego ai Quartieri spagnoli

Sembrerebbe folle celebrare l’anniversario di una scomparsa. Sembrerebbe ancor più folle farlo quattro anni dopo. Sembrerebbe folle, però, solo se non fossimo a Napoli. E solo se la scomparsa non fosse quella di Diego Armando Maradona.

Quattro anni di ricordo – che si aggiungono ai quaranta di celebrazioni calcistiche, umane, divine –, quattro anni di omaggi al Pibe che andò via in una fredda serata di novembre del 2020, fredda esattamente come ieri. Ma non è bastato a togliere la voglia ai napoletani di ricordare Diego, l’unico personaggio al mondo per cui sacro e profano possono dividersi.

Ed è per questo che i primi a omaggiarlo sono stati i suoi “successori” in campo.

Prima le foto e l’amarcord che corre veloce in rete sui social, poi l’amore fisico, quello tangibile. Il luogo è il solito: quel murale ai Quartieri Spagnoli che è diventato tappa e meta, percorso e benedizione. Antonio Conte e Giovanni Di Lorenzo sono usciti dal campo contro la Roma poche ore prima, ma l’omaggio a Maradona non si può rifiutare. Capo del corteo Aurelio De Laurentiis, visibilmente commosso nel porgere la corona floreale in quella che, a Napoli, è la lapide-omaggio più celebre.