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Morte di Andrea Purgatori, secondo i periti poteva vivere di più: sarebbe bastato un antibiotico7Foto© ilfattoquotidiano.it

Morte di Andrea Purgatori, secondo i periti poteva vivere di più: sarebbe bastato un antibiotico

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Ci sono stati una serie di errori da parte dei medici che lo hanno avuto in cura, tali da far sì che nessuno comprendesse quale patologia avesse colpito Andrea Purgatori, il giornalista morto lo scorso 19 luglio a Roma per un’endocardite infettiva. Una patologia al cuore che sarebbe stata curata con un antibiotico: questa semplice terapia gli avrebbe certamente allungato la vita.

Sono queste le conclusioni a cui sono giunti i medici legali che hanno firmato la perizia chiesta dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e dal pm Giorgio Orano, che indagano sulla morte di Purgatori: quattro medici curanti sono stati iscritti nel registro degli indagati a Roma per omicidio colposo.

Secondo la perizia, come riportano Repubblica e Corriere della Sera, ci sono due momenti cruciali. Purgatori era un paziente oncologico: aveva un tumore ai polmoni. Un primo possibile errore (già emerso dagli esami istologici, ma su questo punto i periti non esprimono certezza) riguarda la diagnosi di metastasi al cervello dell’8 maggio 2023, quando invece il giornalista era invece stato colpito da una ischemia. Da questa prima diagnosi deriva una pesante radioterapia a cui Purgatori viene sottoposto nelle successive settimane.