
Michael Alexander Gloss, figlio di una vicedirettrice della Cia, ucciso mentre combatteva con i russi a Donetsk
Nel corso dei tre anni di guerra in Ucraina, Kiev ha visto l’afflusso di molti soldati provenienti dall’estero, i cosiddetti foreign fighters che hanno deciso di schierarsi con il Paese invaso contro la Russia. Ma anche Mosca ha potuto contare su centinaia di combattenti provenienti dall’estero, inviati al fronte più o meno volontariamente. Uno di questi, morto probabilmente il 4 aprile 2024 nell’offensiva contro Bakhmut, era il figlio della vicedirettrice della Cia per l’innovazione digitale Juliane Gallina Gloss.
La vicenda è stata portata alla luce dal sito investigativo russo iStories con sede in Lettonia, fondato da due giornalisti della Federazione a cui il Cremlino ha tolto la licenza. Il protagonista, Michael Gloss, è stato sepolto il 4 dicembre scorso a Fairfax, in Virginia.
Aveva abbandonato gli studi universitari in Vermont e si definiva un eco-attivista, antifascista e sostenitore dei diritti delle donne. Lasciati gli Stati Uniti nell’inverno del 2023, aveva espresso in rete la rabbia nei confronti delle politiche del suo Paese. Sarebbe arrivato in Russia il 13 agosto di due anni fa, e nel suo viaggio è passato anche per l’Italia.