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Merz, immatricolare le auto ibride anche dopo il 20353Foto© repubblica.it

Merz, immatricolare le auto ibride anche dopo il 2035

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Il conto alla rovescia verso il 2035 non convince più nessuno a Berlino. Mentre l’Europa procede spedita verso lo stop ai motori termici, la Germania frena e chiede di riaprire il dossier: le ibride, sostiene il cancelliere Friedrich Merz, devono sopravvivere oltre la fatidica data. Un avvertimento che arriva proprio nelle ore in cui Bruxelles è impegnata a limare gli ultimi dettagli del nuovo piano automotive, che sarà presentato il prossimo 10 dicembre.

Intanto in Italia volano le vendite di e-car: a novembre, primo mese in cui gli incentivi legati all’Isee hanno iniziato a dispiegare i loro effetti, le immatricolazioni di auto elettriche hanno infatti segnato un’impennata del 130,7%, toccando quota 15.131. Ma il boom porta la firma di marchi cinesi come Leapmotor e Byd, non delle case europee. "Constatiamo con rammarico che le quattro elettriche più vendute non sono prodotte in Europa", osserva il presidente dell’Anfia Roberto Vavassori.

Il resto del mercato rimane inchiodato: 124.222 vetture a novembre, -0,04% su base annua. E senza incentivi, ricorda il Centro Studi Promotor, la flessione supererebbe il 2%. Nei primi undici mesi il totale si ferma a 1.417.621 unità, -2,43% rispetto al 2024: numeri lontani dagli 1,9 milioni del 2019. Stellantis mostra un lieve recupero mensile: 31.733 immatricolazioni, +3%, con quota di mercato al 25,6%. Ma sul cumulato annuo il gruppo resta in negativo (-6,8%).