Meloni, riforma del Consiglio sicurezza Onu non crei serie A e B
Intervenendo al Vertice del futuro nell'ambito dell'assemblea generale dell'Onu, la premier Giorgia Meloni ha ribadito la posizione italiana sulla riforma del consiglio di sicurezza, che non può "prescindere dai principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività". "La riforma - ha spiegato - ha un senso se viene fatta per tutti e non solo per alcuni.
Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano nazioni di serie A e di serie B. Esistono le nazioni, con le loro storie, le loro peculiarità e i loro cittadini che hanno tutti gli stessi diritti perché gli individui nascono tutti liberi e uguali".
"Viviamo un tempo di crisi, però le crisi nascondo sempre una opportunità- ha aggiunto la premier -. Del resto la parola crisi deriva dal greco crisis, che significa scelta, decisione: le crisi costringono a mettersi in discussione, a schierarsi, non consentono di tentennare. Nessuno stato può governare le crisi del nostro tempo, per questo l'Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e della sua istituzione più rappresentativa che è l'Onu, nella quale ogni voce viene ascoltata: il luogo nel quale siamo chiamati ad imparare, a capirci e a rispettarci".