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Mantovano: Paragon non ha mai sospeso il servizio né rescisso contratti3Foto© ilmessaggero.it

Mantovano: Paragon non ha mai sospeso il servizio né rescisso contratti

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ROMA Ciriani dentro l’Aula. Mantovano, fuori. Il primo a rispondere ai parlamentari, il secondo ai giornalisti. Si divide in due atti l’arringa del Governo sul caso Paragon, la società israeliana produttrice di software di hacking, la cui spyware Graphite sarebbe stata usata abusivamente da un’agenzia di polizia e un’organizzazione di intelligence italiane per spiare giornalisti e attivisti.

Un fil rouge a unire gli interventi: «Nessuno ha rescisso in questi giorni alcun contratto nei confronti dell'intelligence». Di contro, quindi, alla notizia del Guardian, secondo cui al riscontro delle irregolarità sarebbe seguita l’interruzione dei servizi. E, invece, no: «Tutti i sistemi sono stati e sono pienamente operativi», parola del ministro per i Rapporti con il Parlamento.

Ma qualche ombra sul caso Paragon rimane ancora.

A Ciriani, interpellato durante il question time da Pd e M5, la ricostruzione della vicenda. Che parte da un’ammissione: tutte le intelligence del mondo «anche i Servizi italiani» fanno ricorso a strumenti come quelli di Paragon Solutions, «al fine di contrastare le organizzazioni terroristiche o criminali».