Madre di Regeni, sul suo corpo vidi brutalità torture
"Quando ho dovuto riconoscere il corpo di Giulio ho potuto vedere solo il suo viso: ho visto la brutalità, la bestialità, sul corpo di nostro figlio. Era coperto da un telo e chiesi di poter vedere almeno i piedi ma una suora mi disse 'suo figlio è un martire'. Lì capii che era stato torturato". E' quanto afferma Paola Deffendi, la madre di Giulio Regeni, nel corso della sua audizione davanti ai giudici della prima Corte d'Assise di Roma nell'ambito del processo a carico di quattro 007 egiziani accusati del sequestro e dell'uccisione del ricercatore friulano.
Nel corso dell'audizione, la madre del ricercatore ha raccontato dell'ultima volta in cui parlò con il figlio.
"L'ultima volta lo abbiamo visto, tramite Skype, è stato il 24 gennaio 2016. Ci disse del 25 gennaio, di cosa significasse al Cairo quella data. Gli dissi 'Mi raccomando stai a casa'. Lui ci spiegò di aver fatto la spesa per più giorni, ci rassicurò".