La Casa Bianca fece pressioni su Meta per censurare contenuti sul Covid
Nella sua lettera, Zuckerberg ha affermato che la pressione che ha sentito nel 2021 era "sbagliata" e che è arrivato a "rimpiangere" che la sua azienda non sia stata più schietta. "Come ho detto ai nostri team all'epoca, sono fermamente convinto che non dovremmo compromettere i nostri standard di contenuto a causa delle pressioni di qualsiasi amministrazione in entrambe le direzioni, e siamo pronti a reagire se qualcosa del genere dovesse accadere di nuovo", ha puntualizzato.
I contenuti rimossi Tra i contenuti rimossi, Zuckerberg ne cita alcuni di umorismo e satira e la storia del laptop di Hunter Biden, dopo che l'Fbi aveva avvertito di "una potenziale operazione di disinformazione russa". In seguito diventò chiaro che non era così e quindi non avrebbe dovuto essere tolto, ha sottolineato.
La posizione sulle elezioni Il patron di Meta, inoltre, ha precisato che in queste elezioni intende essere "neutrale" e che quindi non pianifica alcun contributo simile a quello del 2020, quando donò 400 milioni per aiutare il governo a gestire le elezioni col Covid, attirandosi l'accusa dei repubblicani di aver favorito Joe Biden.