Israele ordina evacuazione immediata da 'safe zone' a Gaza
E’ il secondo giorno di colloqui a Doha tra i mediatori per una tregua nella Striscia di Gaza e il rilascio degli israeliani rapiti il 7 ottobre. Secondo una fonte vicina al dossier, “le parti sperano di vedere progressi entro le prossime 24 ore“, come riferisce Haaretz, aggiungendo che “finora i colloqui hanno avuto successo e si sono svolti in uno spirito positivo”.
Il portavoce del Ministero degli Esteri qatariota Majed al-Ansari ha dichiarato all’agenzia di stampa Qna “che i negoziatori sono risoluti nel loro impegno ad andare avanti negli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia, che faciliterebbe il rilascio degli ostaggi” israeliani “e consentirebbe l’ingresso della maggior quantità possibile di aiuti umanitari a Gaza”.
Le operazioni militari di Israele nell’enclave palestinese non si fermano. Le Israel Defense Forces hanno ordinato, con un lancio di volantini, lo sgombero di alcune zone del centro della Striscia designate come “safe zone” umanitarie o zone di interdizione ai combattimenti, in quanto da quelle zone proverrebbero lanci di razzi e di colpi di mortaio verso Israele. Le aree da evacuare sono la zona nord di Khan Younis e la parte orientale di Deir al-Balah, entrambe parte della zona “sicura”.