6Foto© adnkronos.comIrritazione Meloni per aumento stipendio Brunetta
Secondo quanto trapela da fonti di palazzo Chigi l’aumento dello stipendio del presidente del Cnel Renato Brunetta in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale di abolire il tetto dei 240 mila euro annui per i dirigenti pubblici ha provocato l’irritazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier, secondo quanto si apprende, reputa “non condivisibile” la decisione della Corte costituzionale, e “inopportuna” quella di chi ha adeguato il compenso.
“L’irritazione della presidente del Consiglio è ipocrita piuttosto chieda le dimissioni di Brunetta. Quanto è accaduto è responsabilità anche del Governo, che ha voluto e nominato Renato Brunetta alla presidenza del CNEL. Ricordiamo che Brunetta, proprio da presidente del CNEL, ha detto no al salario minimo per fare un favore al Governo.
Meloni pretenda le sue dimissioni: ad essere arrabbiati, e non semplicemente irritati, sono milioni di italiani che non possono più tollerare lo spettacolo indecente di un presidente del CNEL che si aumenta lo stipendio mentre il Governo continua a negare tutele e salari dignitosi ai lavoratori”. Così in una nota Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde.