Indagata Intesa, clienti conti spiati valutano risarcimenti
Anche il Gruppo Intesa Sanpaolo è finito nell'elenco degli indagati nell'inchiesta a carico del cinquantaduenne Vincenzo Coviello, ex dipendente della filiale di Bisceglie (Bat). L'uomo, licenziato lo scorso 8 agosto, è indagato dalla Procura di Bari per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, l'uomo avrebbe compiuto 6.637 accessi non autorizzati a dati riservati relativi a 3.572 clienti di 679 dell'istituto di credito, inclusi esponenti di primo piano delle istituzioni italiane, a partire dal premier Giorgia Meloni, tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024.
Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, Intesa San Paolo avrebbe violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Entrando nel dettaglio, il Gruppo non avrebbe tempestivamente segnalato agli inquirenti gli accessi abusivi. E non è tutto. Secondo quanto trapelato, gli avvocati di alcuni clienti della Banca - spiati da Coviello - avrebbero chiesto alla procura di Bari informazioni, per valutare la costituzione parte civile o cause civile ai danni della banca.