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Inchiesta plusvalenze, ex vertici Juve chiedono di patteggiare4Foto© corrieredellosport.it

Inchiesta plusvalenze, ex vertici Juve chiedono di patteggiare

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Il processo Prisma a carico della Juventus per le presunte plusvalenze e le manovre stipendi in epoca Covid potrebbe presto arrivare alla parola fine. Nella mattinata di venerdì 27 giugno infatti gli ex vertici del club bianconero hanno chiesto il patteggiamento.Le richieste di patteggiamento, che riguardano tra gli altri l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved e Fabio Paratici, vanno da un minimo di 11 mesi a un massimo di un anno e 8 mesi. Le accuse contestate, a vario titolo, sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.

La decisione del gup Anna Maria Gavoni è attesa per il prossimo 22 settembre: lì la giudice sarà chiamata a decidere se accogliere le richieste di patteggiamento o disporre il rinvio a giudizio, aprendo così la via a un processo ordinario. I pm romani Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, titolari del fascicolo coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, nel corso dell’udienza preliminare hanno chiesto invece il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene: non ci sono prove sufficienti per sostenere l’accusa nei confronti dell’ex amministratore delegato del club.

L’inchiesta sui conti della Juventus, avviata dai pm torinesi nel 2017 e venuta alla luce nell’autunno 2018, quando poi si erano dimessi Agnelli e l’intero Cda, è arrivata a piazzale Clodio per competenza. Circa duecento fra azionisti, oltre a Consob e associazioni consumatori, sono parti civili nel procedimento.