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Hacker arrestato, conosceva le password di 46 Pm2Foto© ilmattino.it

Hacker arrestato, conosceva le password di 46 Pm

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Li teneva in scacco tutti. Aveva l’accesso alle comunicazioni di tutti i dipendenti del ministero della giustizia - e non parliamo solo di magistrati - mentre era riuscito ad impossessarsi anche di un altro patrimonio di informazioni: aveva messo le mani sulle password di ben 46 pm italiani, tra cui i quelle del procuratore di Napoli Nicola Gratteri, del procuratore di Perugia, il magistrato partenopeo Raffaele Cantone; del procuratore di Firenze, Filippo Spiezia, mentre aveva il controllo - in chiaro - dell’accesso alla posta elettronica di decine di pm della Procura di Torino.

Un pozzo senza fondo, il patrimonio di dati e informazioni riservate che viene ricondotto da Carmelo Miano, l’hacker siciliano - ma residente nel quartiere romano della Garbatella - finito in cella meno di un mese fa, grazie a una inchiesta napoletana.

Giro di boa decisivo, quello di ieri mattina. Dinanzi ai giudici del Tribunale del Riesame di Napoli, nuovo round tra accusa e difesa. Sono stati i pm di Napoli a depositare il parere contrario alle richieste di Miano.