G20 condanna l'uso della forza in Ucraina, ma non cita Mosca
Il G20 denuncia "l'uso della forza" in Ucraina per conquiste "territoriali": lo si legge nel testo della dichiarazione finale che però non menziona in forma esplicita l'aggressione della Russia. Per altro verso, i leader denunciano che le "crisi a cascata" rappresentano una minaccia per la crescita globale a lungo termine.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, "ricordando la discussione di Bali, abbiamo ribadito le nostre posizioni nazionali e le risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (A/RES/ES-11/1 e A/RES/ES- 11/6)", sottolineando che tutti gli Stati "devono agire in modo coerente con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite nella sua interezza".
A tal proposito, si legge nella dichiarazione approvata nel primo giorno dei lavori, "tutti gli Stati devono astenersi dalla minaccia o dall'uso della forza per perseguire l'acquisizione territoriale contro l'integrità territoriale e la sovranità o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato". In più, il G20 ribadisce che "l'uso o la minaccia di uso di armi nucleari è inammissibile".