Fatto a pezzi perché voleva denunciarli, ergastolo agli assassini di Mahmoud
Genova, 7 novembre 2024 – I due imputati accusati dell’omicidio di Mahmoud Abdallah, 19enne egiziano trovato senza testa e senza mani a largo di Santa Margherita Ligure la scorsa estate, sono stati condannati all’ergastolo.
Kamel Abdelwahab, detto Tito e Abdelwahab Ahmed Gamal Kame, detto Bob sono stati giudicati dalla Corte d’assise di Genova, che ha accolto le richieste della pm. I due sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio aggravato da premeditazione e motivi abietti e dovranno scontare l’ergastolo con isolamento diurno.
Tito era stato il primo a confessare, durante le indagini, ammettendo che i due aveva agito perché il giovane – che lavorava per loro nella barberia di Sestri Ponente – li voleva denunciare per lo sfruttamento lavorativo a cui era sottoposto e per i mancati pagamenti. I due imputati hanno cercato, durante le sedute in aula, di scaricare la colpa l’uno sull’altro.