
Esplosione Toyota, 12 indagati in vista della perizia
Nell'incidente sul lavoro morirono due operai e altri 11 rimasero feriti. In vista della consulenza per accertare la dinamica, mirino anche su due ex Ceo
Ci sono 12 indagati per l’incidente sul lavoro alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale, alle porte di Bologna, nel quale morirono due operai e altri 11 rimasero feriti. La procura ha messo nel mirino anche la posizione dell’amministratore delegato italiano Michele Candiani e di due suoi predecessori. La mossa arriva in vista della consulenza tecnica irripetibile (l’incarico verrà conferito il 5 maggio) con l’obiettivo di ricostruire la dinamica dell’esplosione del 23 ottobre 2024 che fece saltare in aria un intero reparto dello stabilimento.
A essere interessata dall’incidente fu la centrale termico-frigorifera cui era collegato un serbatoio dal quale – a quanto ipotizzato finora – si è originato lo scoppio a causa del quale persero la vita Lorenzo Cubello e Fabio Tosi, rispettivamente di 37 e 34 anni. In questi mesi gli inquirenti – la pubblico ministero Francesca Rago e la procuratrice aggiunta Morena Plazzi – hanno interrogato decine di testimoni e analizzato migliaia di documenti per iniziare a dare una forma al quadro indiziario e attribuire eventuali responsabilità per l’incidente.