Comunità ebraica, 'cessi il fuoco delle parole contro di noi'
"Cessate il fuoco delle parole lo diciamo noi a chi continua ad accusare Israele di crimini di guerra e genocidio, con slogan basati sulla nazionalità e sulla fede, dando credito solo alla propaganda di Hamas e nuova vita a pregiudizi che speravamo estinti".
Così la presidente dell'Ucei (Unione Comunità Ebraiche Italiane) Noemi Di Segni facendo appello "a tutti gli schieramenti politici, a chi insegna all'università o nelle scuole affinché cessi la violenza verbale, un assist al terrorismo e allo squadrismo di centri sociali o di neofascisti, in nome della solidarietà con un popolo e una terra che non conoscono per nulla".
Noemi Di Segni si trova a Cracovia dove sta partecipando a un viaggio organizzato assieme al Ministero dell'Istruzione e del Merito con un gruppo di studenti italiani. "La violenza di ieri alla fiera Vicenzaoro - riprende Di Segni - è stata un'aggressione avvenuta in un clima di irresponsabile legittimazione dell'odio, di distorsione e abuso di concetti e principi costituzionali.