
Come nasce il mito della 1000 Miglia
Nel marzo piovoso del 1927 nasce la leggenda della 1000 Miglia, con la prima edizione della Coppa che scuote le strade italiane lungo un percorso di 1.600 km. Alle 8 del 26 marzo, l’Isotta Fraschini di Maggi e Maserati inaugura la corsa: un evento senza precedenti, frutto della visione di un gruppo di pionieri.
Tra pioggia, nebbia e strade sterrate, le auto affrontano un viaggio estremo, ma l’entusiasmo del pubblico cresce ad ogni chilometro. All’alba del 27 marzo, l’arrivo è imminente: alle 6:02, la O.M. 665 Superba di Minoja e Morandi taglia il traguardo a Brescia, dopo 21 ore e 4 minuti, alla media di 77 km/h.
Anche la piccola Peugeot 5 HP di Cazzulani-Monferroni stupisce, vincendo la categoria 750 cc dopo 34 ore di gara. La stampa esalta l’automobile come simbolo di libertà e modernità. Fin da subito, la 1000 Miglia si distingue per la sua doppia anima: sportiva e sociale. Come scrisse Giovanni Canestrini, non era solo una corsa, ma una vetrina tecnica e turistica per l’Italia.