
Columbia chiama polizia per sit-in pro-Gaza, arresti
Columbia ha chiamato la polizia per far fronte a un sit-in di studenti pro-Gaza sul campus. Una cinquantina di persone sono state fermate, ha detto Sharla Steinam, una dottoranda della Columbia Journalism School, per aver preso parte a una breve occupazione della Butler Library, la principale biblioteca dell'ateneo Usa. Gli studenti sono stati ammanettati e caricati su autobus della polizia: la maggior parte aveva addosso le sciarpe bianche e nere diventate simbolo delle proteste propalestinesi.
Claire Shipman, la presidente ad interim dell'università, ha dichiarato i manifestanti si sono rifiutati di lasciare la biblioteca nonostante fossero stati avvertiti che il mancato rispetto dell'ordine avrebbe comportato sanzioni disciplinari e, possibilmente, l'arresto per violazione di domicilio.
"A causa dell'elevato numero di persone coinvolte nella protesta all'interno e all'esterno dell'edificio, del tentativo di una folla di entrare con la forza nella Butler Library creando un pericolo per la sicurezza, e della presenza — a nostro avviso significativa — di individui non affiliati all'università, Columbia ha ritenuto necessario chiedere l'intervento della polizia di New York per garantire l'incolumità della nostra comunità", ha dichiarato la Shipman.