
Cina, 'da Usa bullismo con nuovi controlli su export chip'
“Bullismo unilaterale e protezionismo”. Questa l’accusa lanciata dalla Cina agli Stati Uniti per il tentativo di vietare a livello globale i chip informatici avanzati cinesi. Il ministero del Commercio cinese (Mofcom), per bocca di un portavoce, ha affermato che queste azioni minano gravemente l’industria e le catene di approvvigionamento globali dei semiconduttori.
“In merito alle linee guida statunitensi che mettono in guardia le aziende dall’utilizzo di chip cinesi avanzati, compresi i chip Ascend AI di Huawei” il portavoce “ha sottolineato che la politica statunitense è sospettata di costituire restrizioni discriminatorie nei confronti delle aziende cinesi.
Qualsiasi organizzazione o individuo che applichi o contribuisca all’applicazione di tali misure è sospettato di violare la legge cinese contro le sanzioni straniere e altre normative pertinenti e dovrà assumersi le relative responsabilità legali”, scrive il Global Times.