Chiara Petrolini sul primo neonato sepolto: “Ho provato a scuoterlo, non respirava e l’ho messo nel giardino”
“Ho provato a scuoterlo, non respirava e l’ho messo nel giardino”.
Sono parole di Chiara Petrolini, la 22enne accusata di omicidio premeditato nell’ambito dell’inchiesta sul ritrovamento del cadavere e dei resti di due neonati, in relazione alla morte del primo dei suoi figli, partoriti a circa un anno di distanza e trovati sepolti nel giardino della villetta di famiglia a Traversetolo in provincia di Parma.
Dichiarazioni, come rivela la Gazzetta di Parma, rese dalla ragazza nell’interrogatorio del 10 settembre, rispondendo alle domande degli investigatori sulla nascita del primo bambino. Lo scorso 10 ottobre il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della procura e ha disposto il carcere per la studentessa, al momento agli arresti domiciliari.
Nell’interrogatorio l’indagata spiega di avere avuto le contrazioni e di aver partorito il bimbo (il primo) “in camera di notte… Ho tagliato il cordone ombelicale”. Un elemento, questo, che potrebbe far ipotizzare che il piccolo possa essere morto per emorragia come il fratellino nato ad agosto di quest’anno. La giovane è indagata per omicidio volontario anche in relazione al primo figlio.