Chanel, Matthieu Blazy è il nuovo direttore creativo
La crisi spinge a grandi cambiamenti nella moda e le principali maison del lusso internazionale danno le ali a importanti nomine alle varie direzioni creative. Un turbine di nomi, un ciclone di indiscrezioni, una guerra di rivalità e pronostici, tutto pur di restare il più possibile a galla se non più ai primi posti nell’interesse di una clientela sempre più disincantata e davvero desiderosa di una svolta.
Così ieri due notizie hanno fatto il pieno di invidie e soddisfazioni: da una parte la nomina della brava Louise Trotter alla guida creativa di Bottega Veneta (dopo belle esperienze in Lacoste e fino al prossimo gennaio in Carven) per volere diretto di Francois Henri Pinault, “imperatore” del Gruppo Kering al quale il brand appartiene, e quasi contemporaneamente l’uscita proprio da Bottega Veneta di Matthieu Blazy che è andato nientedimeno che da Chanel come direttore creativo di tutte le linee e forse finalmente anche per sviluppare una tanto attesa linea maschile (ci aveva provato con scarsi risultati tante volte anche Karl Lagereld.
Con Louise Trotter si apre un nuovo capitolo nella storia di Bottega Veneta che nei bilanci del Gruppo Kering per questi ultimi mesi ha tenuto più di altri brand fratelli. La Trotter originaria del Regno Unito e classe 1969 è l’interprete di una moda neo-minimal, mai urlata e superchic, capace di semplificare linee e prodotti con classe superba. E poi è una donna e questo non nuoce alla realizzazione di collezioni attente ai veri bisogni del pubblico femminile.