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Caso Paragon, anche don Mattia Ferrari spiato da più di un anno4Foto© repubblica.it

Caso Paragon, anche don Mattia Ferrari spiato da più di un anno

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Anche don Mattia Ferrari, il cappellano di bordo Mediterranea Saving Humans, è stato spiato con un sofisticato attacco informatico in più fasi. Lo hanno scoperto i ricercatori canadesi di CitizenLab, che da quasi un mese lavorano sui telefoni di alcuni dei 90 fra attivisti e giornalisti, abusivamente monitorati con Graphite, lo spyware militare dell’azienda israeliana Paragon, che con l’Italia ha sospeso il contratto. “Sono un po’ stressato”, dice il cappellano di bordo di Mediterranea, quasi sorpreso all’idea di essere stato vittima di un’intrusione informatica.

Sul suo cellulare le verifiche sono ancora in corso, chi ha ordinato di sorvegliarlo non sembra essere riuscito a inoculare lo spyware, ma l’attacco informatico, che necessariamente lo precede, c’è stato. E ne sono state trovate tracce.

Inizia l’8 febbraio 2024, esattamente lo stesso giorno in cui è stato colpito il capomissione e fondatore di Mediterranea, Luca Casarini e a comunicarlo è stata la stessa Meta, che con un messaggio ha avvisato don Mattia di essere vittima "sofisticato attacco sostenuto da entità governative non meglio identificate".