Bus e metro, l'8 novembre sciopero senza fasce di garanzia
Si prospetta un venerdì 'nero' sul fronte del trasporto pubblico locale, il prossimo 8 novembre, a causa dello sciopero nazionale del settore che per la prima volta dopo quasi 20 anni rischia di bloccare bus e metro per l'intero arco delle 24 ore, senza alcuna fascia di garanzia per gli utenti.
La conferma della mobilitazione, e delle sue modalità, è arrivata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, che in una conferenza stampa hanno spiegato le ragioni della protesta, inserita all'interno della vertenza del rinnovo del contratto collettivo nazionale di autoferrotranvieri-internavigatori (scaduto il 31 dicembre scorso), la cui trattativa si è interrotta a maggio.
L'assenza di fasce di garanzia, hanno sottolineato, è "nelle regole" e prevista "dalla legge" una volta per ogni vertenza (l'ultima in cui si è applicata risale al 2005), quanto alle motivazioni dello sciopero - accompagnato da una manifestazione nazionale davanti al Mit -, non c'è solo l'adeguamento economico delle retribuzioni per i 100 mila addetti interessati, ma anche maggiore "sicurezza, sostenibilità e risorse" per il settore, tra le richieste contenute all'interno del 'manifesto' del trasporto pubblico locale redatto dalle cinque sigle di categoria.