Adele accusata di plagio in Brasile, un giudice ordina il ritiro del brano in tutto il mondo
Tegola giudiziaria sul capo di Adele. Il Tribunale di Rio de Janeiro ha vietato la riproduzione, distribuzione o vendita in Brasile e all’estero della canzone “Million Years Ago” (contenuta nell’album “25”), scritta dalla stessa artista con Greg Kurstin che ne ha curato anche la produzione. Il motivo? Secondo i media brasiliani, il giudice Victor Agustin Cun ha affermato che la canzone, pubblicata nel 2015, contiene una forte indicazione della “quasi completa consonanza melodica” di “Mulheres”, composta da Toninho Geraes e notoriamente eseguita da Martinho da Vila.
Il giudice ha spiegato che, dopo l’analisi esperta e la sovrapposizione delle due melodie, sarebbe diventato chiaro che esiste una “simmetria palese” tra i brani e le loro parole. Secondo il canale di informazione CBN, il caso è stato presentato a febbraio e Geraes chiede un risarcimento di 1 milione di Real brasiliani al cantante, al produttore Greg Kurstin e alle tre case discografiche, tra cui Sony e Universal, che detengono i diritti della canzone.
Nel mese di maggio sono state inviate due notifiche extragiudiziali ad Adele, Greg Kurstin, all’etichetta discografica Xl Recordings/Beggars Group e al gruppo Sony Music. Nel documento, gli avvocati di Geraes sostengono che, oltre alla linea melodica, il cantante e coautore “si è appropriato delle prime note introduttive” e le ha riprodotte all’inizio, nel ritornello e nella fine di “Million Years Ago”.