2Foto© agi.itAddio a Khaleda Zia, il Bangladesh piange la sua 'Begum'
"Signora", "principessa" o "nobildonna". In ogni caso, un titolo attribuito a figure femminili riconosciute per la loro alta posizione sociale e prestigio. È il significato della parola 'Begum', appellativo utilizzato in Bangladesh per riferirsi a Khaleda Zia, volto storico della politica nazionale e prima premier donna del Paese, omaggiata da sostenitori e avversari nel giorno della sua scomparsa all'età di 80 anni.
La notizia, ufficializzata dal suo Partito Nazionalista del Bangladesh (Bnp), ha scosso un popolo che attende le elezioni parlamentari previste il prossimo 12 febbraio in un clima di forte polarizzazione. Leader del governo tra il 1991 e il 1996 (periodo in cui il Bangladesh passò da un modello presidenziale a uno parlamentare) e poi tra il 2001 e il 2006, Khaleda Zia è morta nella capitale Dacca, dopo mesi trascorsi in condizioni di salute precarie. L'ex premier soffriva di svariati problemi medici che interessavano polmoni, cuore e occhi e dallo scorso 23 novembre era ricoverata in ospedale.
Già temprata da diversi periodi passati in carcere o ai domiciliari, l'ultima volta dopo una condanna per corruzione inflittale nel 2018, la 'Begum' bangladese si era tuttavia mostrata determinata a mantenere un ruolo di primo piano anche di recente: la sua intenzione dichiarata era infatti di guidare la campagna del Bnp per le elezioni in arrivo, nelle quali questo partito d'opposizione è indicato come chiaro favorito, e puntare a un seggio in Parlamento.