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Volevano uccidere il premier olandese Rutte4Foto© adnkronos.com

Volevano uccidere il premier olandese Rutte

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Il leader di un micropartito di ispirazione islamista, già militante di PVV, la formazione sovranista guidato da Geert Wilders, voleva uccidere il primo ministro più longevo in Europa dopo Angela Merkel. La polizia olandese ha arrestato Arnoud van Doorn, segretario del Partito dell’Unità dell’Aia e consigliere comunale della capitale dei Paesi Bassi.

I servizi di sicurezza del Regno erano già in allerta da alcuni giorni, per il timore che Rutte - dopo sei mesi dalle elezioni ancora alle prese con la difficile formazione di un nuovo governo - potesse essere nel mirino di gruppi terroristici o bande criminali. La violenza nei Paesi Bassi è in aumento già da alcuni mesi, soprattutto a causa della mafia di origine marocchina che ha fatto schizzare il tasso di omicidi e aggressioni in tutto il paese. L’omicidio del popolare giornalista d’inchiesta Peter de Vries, a luglio, ha aumentato i timori dell’intelligence dell’Aia.

Così, domenica mattina, sono scattate le manette per van Doorn. 55 anni, prima conservatore e poi convertito all’Islam, il leader del Partito dell’Unità si trovava nello stesso quartiere frequentato dal premier. Al supermercato, al bar e in palestra; il presunto attentatore avrebbe seguito Rutte in tutti i suoi spostamenti. La notizia dell’arresto è stata resa nota solo ieri dalla procura della capitale. Per la difesa, però, non ci sarebbero elementi sufficienti per accertare che van Doorn fosse intenzionato ad uccidere il primo ministro.