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Stato-mafia, depositate le motivazioni delle assoluzioni in appello: la trattativa c’è stata ma solo per fermare le stragi8Foto© palermo.repubblica.it

Stato-mafia, depositate le motivazioni delle assoluzioni in appello: la trattativa c’è stata ma solo per fermare le stragi

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Un'aula del tribunale di Palermo: la Corte d'Assise d'Appello ha pubblicato il 6 agosto le motivazioni della sentenza nel processo sulla trattativa Stato-Mafia (Foto LaPresse-Guglielmo Mangiapane)

Un dialogo tra lo Stato e Cosa Nostra c’è stato, ma era mosso “da fini solidaristici (la salvaguardia della collettività nazionale) e di tutela di un interesse generale – e fondamentale dello Stato”: l’obiettivo era porre fine alle stragi di mafia.

Lo ha scritto la Corte d’Assise d’appello di Palermo, presieduta da Angelo Pellino, nelle 2.971 pagine di motivazione della sentenza con cui, ribaltando buona parte della decisione di primo grado, ha assolto dall’accusa di minaccia a corpo politico dello Stato gli ex ufficiali del Ros Antonio Subranni, Mario Mori e Giuseppe De Donno e l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri.