Sette uomini parlano di aborto a ‘Porta a Porta’
Quale miglior modo di parlare del diritto all’aborto se non invitare in studio ben sei ospiti uomini? Basta lo scatto dello studio di “Porta a porta” a sintetizzare il dibattito degli ultimi giorni dentro e fuori il Parlamento italiano: uomini che discutono sul corpo delle donne senza che queste vengano neanche invitate al tavolo per dire la loro opinione. Chi, nella tarda serata del 18 aprile, si è sintonizzato su Rai1 ha potuto così assistere alla sintesi perfetta del dibattito già avvenuto alla Camera, con l’aggravante che a parlare erano solo e soltanto uomini.
Così, mentre il dem Alessandro Zan denunciava “il terrorismo psicologico degli anti-abortisti” a replicare accudandolo di falsità c’era il deputato Fdi Giovanni Donzelli. Sullo sfondo Bruno Vespa che è intervenuto prontamente per difendere i gruppi cosiddetti Pro vita: “Non è vero che diffondono falsita scientifiche”, ha detto. Per poi aggiungere: “L’aborto è una tragedia per tutte le donne“.
Al momento poi della lettura del sondaggio sulla possibilità che le associazioni anti-abortiste entrino nei consultori, passando la parola ad Antonio Noto, lo stesso conduttore ha fatto la domanda cruciale: “Cosa vogliono le donne?“. Peccato che non ci fosse neanche una interlocutrice in studio disponibile per dare una risposta o, almeno, commentare i dati.