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Rodolfo Laganà: «Una carriera lunga 40 anni e mi chiamano in tv solo per fare il malato, sono stufo»2Foto© ilmattino.it

Rodolfo Laganà: «Una carriera lunga 40 anni e mi chiamano in tv solo per fare il malato, sono stufo»

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Quarant’anni di carriera ma in tv mi «chiamano solo per mostrare che sono malato. Sono stufo»: è lo sfogo di Rodolfo Laganà, uno dei volti più noti di teatro, tv e cinema tra anni ottanta e novanta. Gigi Proietti come nume tutelare e una carriera che lo vide protagonista di Al Paradise su piccolo schermo, in infinite riproposizioni di musical teatrali di Garinei e Giovannini (Alleluja brava gente e Rinaldo in campo) e al cinema con i grandi della commedia: i fratelli Vanzina, Corbucci, lo stesso Proietti.

«Anni formidabili, irripetibili. La gente ti fermava per strada, avevi un successo incredibile, tangibile», spiega al Corriere Laganà, oggi 65enne e dal 2014 malato di sclerosi multipla che lo costringe su una sedia a rotelle, anche nel suo ultimo spettacolo, Nudo proprietario, dove sale sul palco in sedia a rotelle. «È stata una botta micidiale, tutto è iniziato da una gamba che non andava più. E nel 2012 la diagnosi è stata: sclerosi multipla. È una malattia che mi ha cambiato la vita inevitabilmente e che combatto con tutte le mie forze».

Laganà ricorda, parlando con il Corriere della Sera, come fece all’epoca anche Bernardo Bertolucci, che girare per Roma in carrozzella è un disgraziata delirio, mai sanato da alcuna amministrazione, men che meno da quella attuale del PD.