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Peste suina, la Regione Lazio dispone la zona infetta6Foto© roma.repubblica.it

Peste suina, la Regione Lazio dispone la zona infetta

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L'ordinanza nel Lazio è stata varata dopo la scoperta di un caso nel parco dell'Insugherata.

Cosa prevede l'ordinanza - Secondo le disposizioni regionali il comune di Roma dovrà quindi provvedere a recintare i cassonetti dei rifiuti, al fine di inibirne l'accesso ai cinghiali. Poi si attiveranno i controlli anche presso gli allevamenti di suini e animali che ricadono o sono limitrofi alla zona. Fuori dalla area infetta provvisoria viene inoltre identificata una "zona di attenzione".

La zona infetta al momento ha un'estensione di circa 5mila ettari e al suo interno sarebbero comprese diverse aree protette, tra cui una parte del Parco di Veio, una porzione appunto dell'Insugherata, poi l'intera superficie del Parco del Pineto e della riserva di Monte Mario.

Lombardi: "La peste suina non coinvolge l'uomo" - "Voglio essere chiara: la peste suina non coinvolge l'uomo", ha detto l'assessore M5s alla Transizione ecologica della Regione Lazio, Roberta Lombardi. "La malattia è molto virulenta, con tassi alti di mortalità e con una diffusione velocissima. Per questo motivo nell'ordinanza - ha spiegato l'assessora -, secondo i dettami del commissario, si andranno a perimetrare le zone, dove è stato trovato l'animale moribondo, il caso zero, per evitare appunto che gli esseri umani, passando in quelle zone, possano essere veicoli di trasmissione".