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Mattarella, con le Foibe si formò un muro di oblio e imbarazzo26Foto© ilgiornale.it

Mattarella, con le Foibe si formò un muro di oblio e imbarazzo

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Alla vigilia della Giornata del Ricordo, Sergio Mattarella ricorda la tragedia delle foibe. "Un muro di silenzio e di oblio - un misto di imbarazzo, di opportunismo politico e talvolta di grave superficialità - si formò intorno alle terribili sofferenze di migliaia di italiani, massacrati nelle foibe o inghiottiti nei campi di concentramento, sospinti in massa ad abbandonare le loro case, i loro averi, i loro ricordi, le loro speranze, le terre dove avevano vissuto, di fronte alla minaccia dell’imprigionamento se non dell'eliminazione fisica".

A poche ore dalla celebrazione 10 febbraio, che ogni anno ricorda i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata, il Presidente della Repubblica sottolinea come "il nuovo assetto internazionale, venutosi a creare con la divisione in blocchi ideologici contrapposti, secondo la logica di Yalta, fece sì che passassero in secondo piano le sofferenze degli italiani d'Istria, Dalmazia e Fiume.

Furono loro - aggiunge il Capo dello Stato -a pagare il prezzo più alto delle conseguenze seguite alla guerra sciaguratamente scatenata con le condizioni del Trattato di pace che ne derivò. Dopo aver patito le violenze subite all'arrivo del regime di Tito, quei nostri concittadini, dopo aver abbandonato tutto, provarono sulla loro sorte la triste condizione di sentirsi esuli nella propria Patria.