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Maltrattava la ex moglie, il pm: “Va assolto perché è un fatto culturale, non di coscienza”9Foto© milano.repubblica.it

Maltrattava la ex moglie, il pm: “Va assolto perché è un fatto culturale, non di coscienza”

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Maltrattava la moglie, ma deve essere assolto perché spinto dal suo “impianto culturale“. Fa discutere la richiesta da parte di un pubblico ministero di Brescia nel processo che vede protagonista una coppia di ex coniugi provenienti dal Bangladesh. La donna, 27 anni, cresciuta in Italia fin da piccola, ha denunciato l’ex marito per maltrattamenti fisici e psicologici.

Secondo il magistrato bresciano i comportamenti dell’imputato sarebbero tuttavia da inquadrare in un contesto culturale dove la prevaricazione maschile è socialmente accettata. La vittima che ha denunciato il marito ha replicato: “La cultura di origine non può essere una scusa. Sono stata trattata da schiava“.

Nello specifico, come riportato da Il Giornale di Brescia, secondo il pm l’uomo deve essere assolto perché “i contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell’imputato sono il frutto dell’impianto culturale e non della sua volontà di annichilire e svilire la coniuge per conseguire la supremazia della medesima”.