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M5s sceglie la continuità: Bonafede come capo delegazione nel governo3Foto© ansa.it

M5s sceglie la continuità: Bonafede come capo delegazione nel governo

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Nel segno della continuità con il passato. Anche se il passato non è stato glorioso. La scelta di Alfonso Bonafede come nuovo capo delegazione M5s va nella direzione di sempre e si tratta di una vera e propria controffensiva, che respinge l’offerta arrivata dal premier Conte di creare un campo progressista insieme al Pd.

Il ministro della Giustizia, fedelissimo di Luigi Di Maio nonostante qualche frizione nei mesi scorsi, rappresenterà quindi il Movimento nel governo. È stato scelto lui e non Stefano Patuanelli, il ministro per lo Sviluppo economico che ha invece ha aperto alla proposta del premier Giuseppe Conte di creare un campo progressista di centrosinistra. Ha vinto quindi la linea conservatrice, quella dell’ex capo politico. E anche Vincenzo Spadafora, con un passato nella Margherita, che più di chiunque altro ha lavorato all’alleanza con il Pd, non ha avuto la meglio.

Così hanno deciso, per acclamazione, i viceministri e i sottosegretari grillini riuniti a Largo Chigi dal ‘reggente’ Vito Crimi. Sarà dunque Bonafede a ragionare con il premier, con il quale c’è da sempre un buon rapporto, e con Dario Franceschini del Pd e con Roberto Speranza di Leu sulla cosiddetta fase due dell’esecutivo, a partire dalla verifica necessaria per stilare il cronoprogramma con cui le forze di maggioranza mirano ad arrivare a fine legislatura.