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'Forse il delinquente è lui'. Preziosi attacca Malagò5Foto© repubblica.it

'Forse il delinquente è lui'. Preziosi attacca Malagò

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Il presidente del Coni Giovanni Malagò intercettato nell'inchiesta, archiviata a maggio, sui diritti tv: «Sono organizzazione di diritto privato, altrimenti li arrestavano tutti»

I presidenti di serie A? «Dei delinquenti veri». La Lega calcio? «È un'organizzazione di diritto privato... perché altrimenti li arrestavano tutti, perché li hanno trovati colpevoli di corruzione sei anni fa con noi». Giovanni Malagò all’epoca non ci era andato leggero. Repubblica ha rilanciato alcuni stralci di vecchie intercettazioni del presidente del Coni nell'ambito dell'inchiesta — conclusa come anticipato dal Corriere, con l'archiviazione nel maggio scorso — sulla presunta tangente pagata per l'assegnazione dei diritti televisivi creando un danno alla Lega Calcio stessa.

Ad esempio, il 2 giugno 2020 Malagò, al telefono con Andrea Zappia, manager Sky, si lamentava perché la stampa riportava che la procura di Milano lo ha indagato per falso in quanto, come presidente-commissario dell'assemblea di Lega del 19 marzo 2018, avrebbe falsificato i verbali che portarono all'elezione «per acclamazione» di Gaetano Micciché. «È ridicolo» gli dice Zappia, e lui «...questi sono delinquenti veri».