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Doping, atleti inglesi cavie per testare sostanza sperimentale a Londra 20122Foto© lastampa.it

Doping, atleti inglesi cavie per testare sostanza sperimentale a Londra 2012

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Tra il 2011 e il 2012, Uk Sport, l’agenzia governativa britannica per lo sport olimpico, utilizzò 91 atleti di altissimo livello come cavie per sperimentare un prodotto chimico non in commercio e con pesanti effetti collaterali. Lo scopo? Dominare i Giochi di Londra. Nell’accordo con gli atleti, secretato, ciascuno di loro si assumeva ogni potenziale rischio per la salute e in caso di positività al doping. Esploso ieri grazie a una meticolosa inchiesta del Daily Mail, il «caso DeltaG» rischia di sbriciolare la reputazione dello sport inglese e di macchiare la memoria di Olimpiadi trionfali.

DeltaG non era in vendita: nessuno ne aveva autorizzato l’uso commerciale.

Non era proibito perché non era mai stato studiato dall’antidoping, non si sa se migliorasse le prestazioni (cosa che non è chiara nemmeno oggi, dopo decine di studi) ma di certo provocava gravi malesseri: il 40% delle «cavie» vomitava o aveva problemi di stomaco, nel 28% dei casi così forti da far sospendere immediatamente l’assunzione.

I cronisti hanno scoperto che il magico beverone conteneva chetoni sintetici, composti organici ritenuti «miracolosi» nel migliorare l’utilizzo di energia da parte dell’organismo e studiati segretamente nei laboratori militari americani.