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Come sta andando lo smart working in Italia2Foto© donna.fanpage.it

Come sta andando lo smart working in Italia

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Nei prossimi mesi molti italiani lavoreranno ancora di più da casa anziché in ufficio, come hanno stabilito il decreto ministeriale del 19 ottobre e il DPCM (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) del 25 ottobre per contenere il contagio da coronavirus: le attività professionali sono incoraggiate a servirsi del cosiddetto lavoro agile, dove possibile, mentre nell’amministrazione pubblica il lavoro da casa riguarderà almeno il 50 per cento del personale le cui mansioni si possono svolgere in questa modalità, anche se la percentuale potrebbe aumentare in base alla situazione epidemiologica.

Prima dell’arrivo della pandemia, il cosiddetto “smart working” era poco utilizzato in Italia, valeva solo per poche categorie professionali ed era visto in modo con più di una riserva da direttori del personale e manager: l’arrivo del lockdown ha costretto, spesso con difficoltà, a farci i conti e potrebbe aver modificato per sempre il modo in cui lavoriamo e in cui intendiamo il lavoro.

Da dove arriva lo smart working in Italia