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Avvocatessa turca per i diritti umani muore dopo 237 giorni di sciopero della fame in carcere5Foto© huffingtonpost.it

Avvocatessa turca per i diritti umani muore dopo 237 giorni di sciopero della fame in carcere

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Giovedì sera, a Istanbul, è morta l’avvocata turca Ebru Timtik, che stava facendo uno sciopero della fame da 238 giorni per chiedere un giusto processo per sé e per 17 suoi colleghi accusati di legami con il Fronte rivoluzionario della liberazione popolare (DHKP/C), un gruppo di estrema sinistra considerato un’organizzazione terroristica dal governo turco, dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.

Timtik, che aveva 42 anni, si occupava di difesa dei diritti umani. Nel 2019 era stata condannata a 13 anni e sei mesi di carcere e il suo caso doveva essere giudicato in appello. Aveva iniziato il suo sciopero della fame – insieme al collega Aytac Unsal, attualmente in condizioni critiche – per protestare contro quelle che riteneva procedure illegali.

Il governo del presidente Recep Tayyip Erdoğan è da tempo estesamente accusato di aver compromesso l’imparzialità e l’indipendenza del sistema giudiziario e varie associazioni di avvocati hanno segnalato irregolarità procedurali nel processo a Timtik e ai suoi colleghi. Tra queste, la rimozione dei giudici che inizialmente avevano autorizzato la scarcerazione degli avvocati prima del processo e l’uso di testimonianze anonime contro di loro.