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Accordo sul premierato a prova di ribaltone2Foto© repubblica.it

Accordo sul premierato a prova di ribaltone

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«Sostanzialmente siamo d’accordo, poi c’è un’attenzione di scrittura sul testo, che già è stato visto in radiografia. In Costituzione va misurato tutto, ma non ci sono nodi complessi». Elisabetta Casellati lo spiega a metà del vertice di maggioranza in Senato sulla riforma costituzionale per il premierato che porta il suo nome.

Si stanno mettendo a punto gli emendamenti che saranno depositati entro il 5 febbraio e su 3-4 punti ancora si discute. Verrebbe introdotto un limite di due mandati per il premier eletto dal popolo, per limitare la prospettiva dell’uomo forte al comando, ma la Lega fa obiezioni. Potrebbe cadere la norma anti-ribaltone con la designazione di un secondo premier della maggioranza in caso di sfiducia.

Inoltre, il premio di maggioranza del 55% non sarebbe nella Carta ma verrebbe rimandato ad una legge elettorale. Il ministro per le Riforme avrebbe anche proposto il ballottaggio se non si raggiunge la soglia minima per l’elezione del capo del governo, ma ci sarebbero perplessità di Lega e Forza Italia. Gli azzurri spingono per un premierato più forte.