Miglior documentario per l'opera del regista Mstyslav Chernov dell'Associated Press

Era uno degli Oscar più attesi e ha vinto. ‘20 giorni a Mariupol‘ ha ottenuto la statuetta per il migliore documentario. È il primo film ucraino a vincere un Oscar. Il regista Mstyslav Chernov, giornalista dell’Associated Press, rimase bloccato nel fuoco incrociato a Mariupol, nel sudest dell’Ucraina, quando iniziarono i bombardamenti. “Avrei voluto non fare mai questo film“, ha detto dopo la consegna della statuetta. “Vorrei poter scambiare questo premio con la Russia che non attacca mai l’Ucraina, non occupa mai le nostre città. Non uccide mai decine di migliaia di miei connazionali ucraini. Ma non posso cambiare la storia. Non posso cambiare il passato. Ma noi tutti insieme possiamo assicurarci che la storia sia chiarita e che la verità prevalga”. Si tratta anche del primo Oscar per l’Associated Press.

Kiev: “Prima statuetta per Ucraina, mondo ha visto crimini russi” 

Il documentario ’20 giorni a Mariupol’ ha vinto “il primo Oscar nella storia dell’Ucraina e quanto è importante in questo momento”. Lo scrive su X il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, celebrando l’assegnazione. “Il documentario ’20 giorni a Mariupol’ del regista Mstyslav Chernov ha vinto nella categoria ‘Miglior documentario’ – prosegue Yermak – Il mondo ha visto la verità sui crimini della Russia. La giustizia sta vincendo”. 

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