Per i giudici il gruppo del tabloid britannico "spiava" i telefoni del duca del Sussex per raccogliere informazioni illegalmente

Il principe Harry vince la causa contro l’editore del Daily Mirror. Il duca del Sussex ha ottenuto un risarcimento di oltre 140.000 sterline (180.000 dollari) nella prima delle sue numerose cause contro i tabloid britannici finita a processo. Il giudice Timothy Fancourt dell’Alta Corte ha stabilito che l’hackeraggio telefonico è stato “diffuso e abituale” presso il Mirror Group Newspapers per molti anni e che investigatori privati “erano parte integrante del sistema” per raccogliere informazioni illegalmente.

Harry: “Felice di avere vinto, ucciso il drago”

“Sono felice di aver vinto la causa”, la sentenza di oggi è una vittoria e un’affermazione. Mi era stato detto che uccidendo i draghi ci si scotta, ma alla luce della vittoria di oggi e dell’importanza di fare ciò che è necessario per una stampa libera e onesta, è un prezzo che vale la pena pagare”. Così Harry, il duca di Sussex, in una dichiarazione letta dal suo rappresentante David Sherborne davanti al tribunale a seguito della vittoria legale ottenuta all’Alta Corte britannica, dove ha vinto una causa contro l’editore del Daily Mirror.

 

Secondo quanto stabilito dal tribunale i dirigenti dei giornali erano a conoscenza della pratica e l’hanno coperta. Fancourt ha dichiarato di aver concesso al secondogenito di re Carlo III e Lady D un risarcimento per 15 dei 33 articoli di giornale finiti nel processo, ritenuti il risultato di una raccolta illegale di informazioni. Il giudice ha anche aggiunto un ulteriore somma per l’angoscia subita dal duca e per danni aggravati. “Hanno chiuso un occhio su ciò che stava accadendo e l’hanno nascosto”, ha detto il giudice Fancourt. “Se la condotta illegale fosse stata fermata – ha aggiunto -, l’uso improprio delle informazioni private del duca sarebbe finito molto prima”.

Harry aveva chiesto 440.000 sterline (560.000 dollari) nell’ambito della sua crociata contro i media britannici, che lo ha reso il primo membro anziano della famiglia reale a testimoniare in tribunale in oltre un secolo. Il principe è salito sul banco dei testimoni per due giorni a giugno lanciando pesanti accuse contro il Mirror Group Newspapers, che cioè avrebbe impiegato giornalisti che hanno intercettato le sue conversazioni telefoniche e ingaggiato investigatori privati che hanno usato mezzi illegali per avere informazioni su di lui e altri membri della famiglia. “Credo che le intercettazioni telefoniche fossero su scala industriale in almeno tre dei giornali dell’epoca”, aveva dichiarato Harry all’Alta Corte. “Questo è al di là di ogni dubbio”.  

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