L'uomo era accusato di circonvenzione di incapace, è accusato di aver fatto sparire beni per 10 milioni

Andrea Piazzolla, l’ex factotum dell’attrice Gina Lollobrigida, è stato condannato a 3 anni di carcere, nell’ambito del processo dove era accusato di circonvenzione di incapace. L’uomo è accusato di aver fatto sparire beni del valore di 10 milioni di euro. La procura di Roma aveva sollecitato una condanna a 7 anni e 6 mesi di carcere.

Oltre alla condanna comminata una multa di mille euro

Il giudice monocratico del tribunale di piazzale Clodio, dopo la camera di consiglio, oltre alla condanna ha stabilito per Piazzolla anche una multa di 1.000 ero e il sequestro dei suoi beni mobili e immobili. Il giudice ha anche stabilito la possibilità per Piazzolla della sostituzione dell’eventuale condanna con una pena alternativa ai servizi sociali.

L’ex factotum: “Deluso da sentenza, ho fatto tutto per lei”

Andrea Piazzolla “si dichiara deluso e costernato per l’esito dell’udienza di questa mattina pur mantenendo immutata l’alta considerazione per il Tribunale che lo ha giudicato”. Così a LaPresse l’ex factotum di Gina Lollobrigida commenta la condanna a suo carico. 

“Mia forza e fonte di serenità è la coscienza dinanzi alla quale so di aver fatto sempre tutto quello che potevo per Gina, la sola idea di prevaricarla è quanto di più lontano esista da me”, dichiara Piazzolla aggiungendo che “il processo ha accertato la mia dedizione assoluta per Gina. Le persone che veramente le sono state vicine negli ultimi dieci anni hanno dichiarato che ho fatto più di un figlio”.

“Sul tema medico legale – prosegue Piazzolla -, il mio difensore avv. Filippo Morlacchini, pur non avendo preso parte a quella fase del processo, ha evidenziato nella sua discussione tutte le criticità e le molte incongruenze di una perizia che ritengo profondamente ingiusta soprattutto nei confronti di Gina”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata