Il ritrovamento dei carabinieri nei pressi dell'abitazione della 18enne scomparsa. Il padre arrestato in Pakistan qualche giorno fa

Possibile svolta nel caso di Saman Abbas. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di a Reggio Emilia, insieme a quelli di Guastalla, sotto il coordinamento della procura della città emiliana, ieri sera hanno rinvenuto dei resti umani di un cadavere sotterrati all’interno di un casolare abbandonato, nelle campagne Novellara, nel Reggiano, a poche centinaia di metri dalla casa dove viveva la famiglia di Saman Abbas, la 18enne di origini pachistane di cui non si hanno più notizie dalla primavera del 2021, dopo che si era opposta a un matrimonio forzato. L’area è stata interdetta e dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri di Reggio Emilia, con l’ausilio dei carabinieri del reparto investigazioni scientifiche di Parma stanno procedendo alle operazioni di recupero e di repertamento dei resti. Sul luogo del rinvenimento, presenti anche i vigili del Fuoco di Reggio Emilia.

Solo pochi giorni fa il padre di Saman Abbas è stato arrestato in Pakistan con l’accusa di omicidio.

 

Il commento della sindaca di Novellara

“È chiaro che aspettiamo le conferme e i rilievi doverosi e necessari perché fino a che non c’è evidenza scientifica non possiamo sbilanciarci più di tanto, ma è anche vero che, se dovesse trattarsi di Saman, in un certo modo, si chiude una vicenda dolorosissima, che rappresenta una ferita per la nostra comunità”. Lo ha detto a LaPresse Elena Carletti, sindaca di Novellara, nel Reggiano, commentando il ritrovamento in queste ore di alcuni resti di un cadavere sotterrati all’interno di un casolare abbandonato, a poche centinaia di metri dalla casa dove viveva Saman Abbas, la 18enne di origini pachistane di cui non si hanno più notizie dalla primavera del 2021, dopo che si era opposta a un matrimonio forzato. Per la sua scomparsa la procura di Reggio Emilia ha indagato cinque persone: due cugini e uno zio (tutti detenuti nel carcere della città emiliana, dopo essere stati rintracciati all’estero), il padre Shabbar, arrestato in Pakistan negli ultimi giorni, e la madre, che resta ancora irreperibile. “È chiaro che tutti questi elementi risultano importantissimi per il processo che si aprirà a breve e credo che ci sia stato in questi ultimi giorni uno sviluppo importante su questa vicenda – ha aggiunto Carletti -. Lo attendevamo da tempo e speriamo che si possa chiudere tutta la ricostruzione per poter affacciarci al processo con una certezza e una consapevolezza che per noi erano fondamentali”.

“È stato un risveglio molto amaro, triste e allo stesso tempo atteso: abbiamo vissuto questo anno e mezzo come una sensazione di sospensione, proprio perché, per quanto fossero tanti gli indizi e le ricostruzioni, ovviamente, l’attesa del ritrovamento ci ha sempre accompagnati”.

Il procuratore: “Non possiamo ancora dire se suo corpo”

“L’arresto di Shabbar Abbas? Non c’entra assolutamente nulla”. Lo ha dichiarato ai microfoni dei cronisti il procuratore di Reggio Emilia, Gaetano Calogero Paci, al termine del sopralluogo. Poi ha aggiunto: “Questo è il corpo di Saman Abbas? Questo ancora non lo possiamo dire”. 

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