Artem Uss, figlio di un governatore siberiano, è accusato di elusione delle sanzioni, contrabbando, riciclaggio di denaro. Su di lui pendeva un mandato di arresto internazionale

Negata l’estradizione per il manager 40enne Artem Uss, figlio del governatore russo di Krasnoyarsk Artyom, Alexander Uss. Lo ha deciso il giudice Roberto Peroni Ranchet. L’uomo è accusato di elusione delle sanzioni, contrabbando, riciclaggio di denaro e su di lui pende un mandato di cattura internazionale. Il manager è stato arrestato lunedì 17 ottobre dalla polizia all’aeroporto Malpensa, mentre stava per imbarcarsi su un volo per Istanbul. Da ieri si trova nel carcere di Busto Arsizio.

 

A chiedere l’estradizione per Artem Uss è stata la magistratura americana. Il manager 40enne sarebbe accusato, insieme ad altri quattro russi e due broker petroliferi venezuelani, di aver acquistato dagli Stati Uniti componenti elettronici destinati ad equipaggiare aerei, radar o missili, e di averli rivenduti a compagnie russe eludendo le sanzioni in vigore. Si sospetta che questa rete abbia utilizzato la stessa società di copertura per trasferire centinaia di milioni di barili di petrolio venezuelano in Russia e Cina. 

 

La risposta del Cremlino

La Russia ha subito risposto all’arresto condannando il gesto dell’Italia. “La Russia proteggerà gli interessi dei propri cittadini all’estero”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. 

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