La cerimonia di commiato si è tenuta nella Sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, dove nella mattinata si era aperta la camera ardente

Un lungo applauso e il canto partigiano ‘Bella Ciao’. Così le centinaia di persone presenti in piazza della Scala hanno dato l’ultimo saluto a Carlo Smuraglia, il presidente emerito dell’Anpi morto il 30 maggio, che ad agosto avrebbe compiuto 99 anni. La cerimonia di commiato si è tenuta nella Sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, dove questa mattina si è aperta la camera ardente. Tanti i militanti dell’Associazione nazionale partigiani – con delegazioni da tutta Italia, tra cui Marzabotto – che durante la giornata, con bandiere e fazzoletti rossi al collo, hanno reso omaggio con fiori e biglietti al loro presidente onorario, che nella sua vita è stato anche docente universitario, giurista, avvocato, consigliere del Csm e senatore. Le esequie si sono aperte con il messaggio del presidente Mattarella diffuso nel giorno della scomparsa.

Carlo Smuraglia “era una di quelle figure che guardavi e cercavi di interpretare e che costituivano una guida fondamentale”, ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala prendendo poi la parola nella sala gremita. “La nostra città – ha aggiunto Sala – sarà sempre grata a questo partigiano che si è sempre speso per dare diritti a chi non ne aveva e per far avanzare quelli di tutti gli altri”. A seguire hanno portato il loro ricordo il figlio Massimo e Corrado Stajano. Un detenuto del carcere di Bollate ha sottolineato l’importanza della legge Smuraglia per favorire il lavoro di chi è in carcere. Quindi è stata la volta di Silvia Pinelli, che ha evidenziato il ruolo di Smuraglia come avvocato di famiglia, per contribuire a far luce sulla strage di Piazza Fontana. “Per quello che ci riguarda, l’insegnamento di Carlo non finisce qui. Penso che oltre a questo saluto, come Cgil dovremmo organizzare un momento di più profondo di discussione, proprio per rilanciare una battaglia sulla salute e sulla sicurezza, nel senso che Smuraglia ci ha insegnato”, ha affermato il segretario della Cgil Maurizio Landini. Smuraglia sarà seppellito nel cimitero di Lambrate, ma l’Anpi, come ha annunciato il presidente Gianfranco Pagliarulo, chiederà che sia ospitato “tra i grandi Famedio”. Tra le personalità presenti al funerale, il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, che ha parlato di Smuraglia come “uno straordinario difensore, dei valori dell’antifascismo, della resistenza e della Costituzione”. In mattinata Gian Carlo Caselli ha ricordato le tante battaglie comuni portate avanti al Csm, tra cui quella – persa – per portare Giovanni Falcone per nominare Giovanni Falcone capo dell’Ufficio Istruzione de Tribunale di Palermo. 

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