Elaborato il documento con le richieste per il governo. Primaria in quarantena con due o più casi, medie e superiori con tre o più contagi

Incontro tra i presidenti delle Regioni per decidere in merito alla riapertura delle scuole. I governatori, che hanno elaborato una bozza da presentare al governo e che LaPresse ha avuto modo di visionare, ritengono che “uno specifico parere del Cts, che evidenti una ricaduta non negativa della riapertura scolastica sull’andamento pandemico, debba essere posto alla base della decisione circa la riapertura delle scuole”.

Per la la scuola primaria e secondaria fino a 12 anni (alunni della prima media, ndr), le regioni chiedono al governo una quarantena di 7 giorni con due o più casi in classe. Il test antigenico o molecolare in uscita dovrà essere effettuato, secondo i governatori, tra il 5° e il 7° giorno. Con un solo positivo invece, la proposta delle Regioni, è quella di restare in classe in autosorveglianza con raccomandazione di astenersi dalla frequentazione di ambienti differenti dalla scuola, senza testing.

Per quanto riguarda la scuola secondaria (seconda e terza media) e le superiori, si chiede la quarantena con tre o più casi positivi in classe per sette giorni, al termine dei quali sarà effettuato un test antigenico o molecolare. Previsto anche per il quinto giorno un tampone. Fino a due casi i contatti restano in classe in autosorveglianza con raccomandazione di astenersi dalla frequentazione di ambienti differenti dalla scuola, senza testing, con la raccomandazione di utilizzare la mascherine FFP2. “Per i soggetti che si siano già sottoposti alla dose booster, o vaccinati con ciclo completo primario da meno di 120 giorni o guariti da meno di 120 giorni è prevista auto-sorveglianza e esecuzione test solo alla comparsa di sintomi”, si legge.

Per la scuola dell’infanzia, dove è assente la copertura vaccinale ed è impossibile applicare le misure di prevenzione, come mascherina e distanziamento, basterà un solo caso positivo per far entrare le classi in quarantena. Lo stop della frequenza sarà di 10 giorni e il rientro sarà possibile con test antigenico o molecolare.

Le regioni chiedono al governo la sospensione del progetto di sorveglianza delle scuole sentinella. Il progetto prevedeva test molecolari salivari condotti, su base volontaria, su alunni nella fascia di età 6-14 anni delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio per monitorare la circolazione del virus. Chiesta anche la ripresa delle attività di educazione fisica per tutte le scuole di ordine e grado.

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