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Meloni riceve Scholz: vecchie regole Ue superate. Domenica di nuovo a Tunisi

La premier: il nuovo Patto aiuti la crescita con regole flessibili

La premier Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz (foto Epa)

3' di lettura

«Vogliamo rafforzare e intensificare il dialogo bilaterale anche grazie al Piano d’azione Italia-Germania su cui abbiamo sostanzialmente raggiunto l’intesa e che vorremmo adottare nel prossimo vertice intergovernativo che si terrà in Germania entro fine anno». A dirlo è stata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso di dichiarazioni congiunte con il cancelliere tedesco Olaf Scholz al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. Il cancelliere tedesco incontrerà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Numerosi i temi trattati e sui quali i due capi di governo hanno parlato di fronte alla stampa.

Meloni: Ita-Lufthansa mostra interessi strategici convergenti

«L’Accordo industriale tra Ita e Lufthansa» è una «testimonianza di quanto gli interessi nazionali» di Italia e Germania «possano essere convergenti anche sul piano strategico» ha detto Meloni.

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Meloni: nuovo Patto aiuti la crescita con regole flessibili

«Serve dal mio punto di vista un nuovo Patto di stabilità che guardi molto al sostegno alla crescita: la competitività europea ha bisogno di essere sostenuta da una visione e regole adeguate, è importante» che ci siano «regole fiscali flessibili» ha aggiunto Meloni.

«Sul patto di stabilità e crescita siamo d’accordo che le vecchie regole» sono «superate, vanno cercate nuove regole» a sostegno della crescita.

Meloni: sui migranti dare attenzione ai paesi più esposti

Tra i temi toccati non poteva mancare quello dei migranti: «Speriamo ci si possa trovare a metà strada per difendere gli interessi di tutte le nazioni» ha detto il presidente del Consiglio italiano che, dopo la visita degli scorsi giorni, domenica sarà di nuovo a Tunisi con la presidente della Commissone Ue Ursula von der Leyen e il premier olandese Mark Rutte «per cercare delle soluzioni» e «trovare un punto di accordo: sono convinta che arrivare a una soluzione sia prioritario ma penso anche che sia importante dare attenzione alle rivendicazione dei paesi che sono maggiormente sotto pressione».

«Serve che entrambe le parti siano aperte. Ne ho parlato con Saied» e «il viaggio di domenica può facilitare questo compito» perché la Ue «gioca un ruolo non secondario» e la presenza di Ursula von der Leyen e di «due capi di governo è un segnale importante» ha spiegato Meloni. Il viaggio «può essere propedeutico a chiedere l’accordo con l’Fmi: non voglio lanciarmi ma confido si possa arrivare a una soluzione di questa problematica”.

Scholz: l’Italia è un partner e un amico affidabile

«L’Italia - ha detto Scholz - è per noi è un partner e un amico affidabile. Nell’ambito della Nato, del G7, del G20 collaboriamo con Roma, ci troviamo d’accordo e facciamo riferimento uno all’altro».

Il cancelliere tedesco aveva parlato dei rapporti con l’Italia in una lunga intervista al Corriere della sera: «Le relazioni tra Italia e Germania sono strette, basate sulla fiducia e molto solide. E questo vale anche per la cooperazione con il governo italiano». Rispetto ai finanziamenti per gli investimenti industriali sottolinea che «le decisioni del governo tedesco rientrano nel quadro di ciò che altri Paesi dell’Ue fanno per la competitività della loro industria. Siamo d’accordo sulla necessità di rendere la legislazione europea sugli aiuti statali ancora più agile e flessibile nel tempo». Parlando delle regole di bilancio e la riforma del Patto di stabilità, Scholz afferma che è necessaria «stabilità fiscale, regole chiare rispettate e un quadro comune trasparente. Non si tratta di condurre espressamente singoli Stati in una crisi di austerità». In tema di migrazioni il cancelliere osserva: «Non possiamo lasciare l’Italia e gli altri Paesi da soli, ma dobbiamo adottare un approccio di solidarietà e responsabilità. La Germania da parte sua è particolarmente colpita dall’immigrazione secondaria». Sul voto a maggioranza in Ue, Scholz ricorda che «una Ue allargata deve essere riformata. Abbiamo bisogno di più decisioni a maggioranza qualificata in politica estera e fiscale. Non è l’unanimità in tutte le decisioni a creare la massima legittimità democratica possibile».

Governo, la visita in Tunisia di Giorgia Meloni

Sulla guerra: «Dobbiamo prepararci a dover aiutare l’Ucraina ancora a lungo. Per ora si tratta di fare di tutto per aiutarla a difendersi. In una situazione di dopoguerra, l’Ucraina avrà bisogno di impegni concreti e affidabili da parte di partner e alleati per aumentare la propria sicurezza. Siamo determinati a sostenerla nel percorso d’ingresso all’Ue». Infine, sui rapporti con la Cina «si tratta di ridurre i rischi derivanti da dipendenze unilaterali. Non ci sarà quindi alcun decoupling. Al contrario, è nell’interesse di tutti noi che anche l’economia cinese continui a crescere e il benessere dei suoi cittadini possa svilupparsi. Tuttavia dobbiamo essere più attenti a garantire che le nostre relazioni si svolgano nel quadro dell’ordine globale».

Italia-Francia, Mattarella a Parigi
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