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Putin: «Aperti a dialogo con chiunque chieda la pace»

Le proposte di pace di alcuni Paesi sul conflitto in Ucraina contengono idee che potrebbero funzionare. A riferirlo è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all’agenzia di stampa Tass durante il Forum economico che si sta svolgendo a San Pietroburgo

Zelensky incontra una delegazione africana. Le immagini
  • Leader africani a Putin, «è tempo di negoziati di pace»

    La delegazione di leader africani arrivata oggi a San Pietroburgo ha esortato il presidente russo Vladimir Putin ad avviare colloqui di pace con l’Ucraina. “Vorremo incoraggiare a dare il via a negoziati con l’Ucraina”, ha detto a Putin il presidente delle Comore, Azali Assoumani, attuale capo dell’Unione Africana, secondo quanto riferisce Interfax. “Siamo convinti che sia giunto il momento per le due parti di avviare negoziati e mettere fine a questa guerra”, ha affermato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. La delegazione, che ieri ha presentato un suo piano di pace anche al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, comprende anche leader ed inviati di Senegal, Zambia, Egitto, Uganda e repubblica del Congo.

  • Gerashchenko, «Putin ammette con leader africani le deportazioni di bambini»

    “Il criminale di guerra Putin fornisce nuove prove per il mandato di cattura della Corte Penale Internazionale, ammettendo il rapimento dei bambini ucraini dai territori temporaneamente occupati”. Lo scrive su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, allegando un video da lui sottotitolato dell’incontro di oggi fra il presidente russo Vladimir Putin e i leader africani in missione di pace. “I bambini, i bambini sono sacri. Li portiamo via dalle zone di conflitto per salvare le loro vite”, dice Putin nel video, aggiungendo che “abbiamo portato via interi orfanatrofi”. Contro Putin è stato emesso un mandato di cattura della Corte Penale internazionale per la deportazione forzata di bambini ucraini in Russia.

  • Putin, Kiev gettò un accordo nella pattumiera della Storia

    Kiev aveva già siglato, alla fine di marzo 2022 a Istanbul, un accordo per il cessate il fuoco con Mosca, ma dopo il ritiro delle truppe russe dalla regione di Kiev lo ha gettato “nella pattumiera della Storia”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin a una delegazione di leader africani, rispolverando la celebre espressione di Trotsky. Lo riferisce l’agenzia Tass

  • Comunità ebraica risponde a Putin, «Zelensky è un eroe»

    “Volodymyr Zelensky è un eroe non solo per gli ebrei, ma per tutta la nazione ucraina, che comprende anche ebrei”. La comunità ebraica ucraina risponde così al presidente russo Vladimir Putin che ieri ha definito Zelensky “una disgrazia per il popolo ebraico” che “sta coprendo i neonazisti con le sue azioni”. Il comunicato, ripreso dai media ucraini, sottolinea che in Ucraina “non c’è neonazismo” e l’antisemitismo è ai livelli più bassi d’Europa. Anche il rabbino capo dell’Ucraina, Moshe Azman, aveva risposto a Putin, dicendo di essere “orgoglioso di Zelensky perché non è scappato e ha fatto di tutto per aiutare il popolo ucraino”. In Ucraina non ci sono neonazisti, ma solo “gente che difende la propria patria”, aveva detto al sito Unian.

  • Putin, è Kiev che non vuole negoziare

    Nel corso del suo incontro con la delegazione africana a San Pietroburgo il presidente russo Vladimir Putin ha detto che “è l’Ucraina a non voler negoziare”. Lo riporta Ria Novosti. Secondo il leader del Cremlino “tutti i problemi in Ucraina sono iniziati dopo il colpo di stato armato incostituzionale del 2014, sostenuto da sponsor occidentali”.

  • Putin, riconoscere nuove regioni annesse è nostro diritto

    In base alla carta Onu la Federazione russa ha il diritto di riconoscere le nuove regioni e poi di tutelarle”. Lo ha detto il leader del Cremlino, Vladimir Putin, nel corso dell’incontro con la delegazione africana a San Pietroburgo. Lo riporta Ria Novosti. Secondo Putin la logica delle azioni della Russia in relazione allo sviluppo della situazione in Ucraina “è impeccabile dal punto di vista del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”. “È stato il regime di Kiev a scatenare questa guerra nel 2014. In conformità con l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, avevamo il diritto di assisterli, facendo riferimento alla clausola sull’autodifesa. Questa logica è irreprensibile dal punto di vista del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”, ha argomentato.

  • Presidente Sudafrica, guerra non può continuare all’infinito

    “Questa guerra deve essere risolta attraverso negoziati e diplomazia, non può continuare all’infinito”. Lo ha detto il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa durante i colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta Ria Novosti. Parlando della proposta di pace africana il leader del Sudafrica ha precisato che “non è in competizione” con altre che sono state avanzate

  • Delegazione africana a Putin, vi incoraggiamo ad iniziare negoziati

    La delegazione africana vuole incoraggiare la Russia ad avviare negoziati con l’Ucraina. Lo ha annunciato a San Pietroburgo il presidente delle Comore e dell’Unione africana, Azali Assoumani. Lo riporta la Tass. “Siamo venuti per ascoltarvi e attraverso di voi per ascoltare la voce del popolo russo. Vorremmo incoraggiarvi ad avviare negoziati con l’Ucraina”, ha detto, rivolgendosi al presidente russo Vladimir Putin.

  • Putin: «Aperti a dialogo con chiunque chieda la pace»

    La Russia “è aperta al dialogo con chiunque chieda la pace”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin incontrando a San Pietroburgo una delegazione di capi di Stato africani che gli hanno presentato un piano per avviare una mediazione sull’Ucraina. Lo riferisce l’agenzia Interfax.

  • Ambasciatore a Berlino sollecita Occidente a fornire ancora più armi

    L’ambasciatore ucraino in Germania Oleksii Makeiev chiede, in una intervista con il Berliner Zeitung, un maggiore sostegno dell’Occidente all’Ucraina per contrastare le forze russe, citando sistemi di difesa aerea, come Patriot e Iris-T, mezzi blindati e carri armati. Ma anche per aerei da combattimento e munizioni a lungo raggio. Sono sistemi d’arma “molto importanti per una vittoria ucraina”, ha detto. “I governi di diversi Paesi sono stati molto riluttanti dal 2014 e la loro esitazione costa vite ogni giorno”, ha affermato.

  • Biden, armi nucleari a Minsk totalmente irresponsabile

    “E’ totalmente irresponsabile” per la Russia dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia: lo ha detto il presidente americano Joe Biden ai reporter.

  • Biden, spero di incontrare Xi nei prossimi mesi

    Joe Biden ha annunciato che spera di incontrare il presidente cinese Xi Jinping nei prossimi mesi. Lo ha detto lui stesso ai reporter

  • Biden, Kiev nella Nato? Deve rispettare stessi standard

    L’Ucraina deve rispettare gli stessi standard delle altre nazioni per essere parte della Nato: lo ha detto il presidente americano Joe Biden ai reporter.

  • Circa 3mila i sabotatori per missioni in Russia, «pagati dalle forze di Kiev»

    Le milizie ucraine che dalla fine di maggio fanno incursioni in territorio russo, prima per tastare il terreno e parlare con i civili, e poi con il raid costato la vita a decine di soldati, la presa di altri come prigionieri e il sequestro di armi, possono contare su circa tremila unità. “Non siamo banditi o terroristi. Siamo i loro liberatori e vogliamo liberare la Russia. E quanto a Putin, vogliamo tagliare la testa del tiranno”, ha testimoniato uno di loro, identificato solo come ’Cesare’, 49 anni, nella vita civile allenatore e militante di un “gruppo di opposizione della destra radicale” in Russia, in una intervista al Washington Post. Cesare ha combattuto in numerose battaglia in territorio ucraino, inclusa quella di Bakhmut. E ammette di essere pagato dai militari ucraini. “Quando un colonnello si presenta per stringerti la mano significa qualcosa”. Mentre Denis Kapustin, il comandante di una di queste milizie, nega che ci sia qualsiasi tipo di legame con le forze o la leadership politica di Kiev. Per lui i suoi uomini sono “conservatori, tradizionalisti e perfino socialisti”. I raid delle milizie ucraine oltre frontiera, in Russia contano sul sostegno di alcuni russi, con cui le unità coinvolte hanno iniziato a parlare nelle prime incursioni. L’obiettivo è quello di estendere la raccolta di fondi, l’acquisizione di armi e il reclutamento in Russia, oltre che di far assaggiare ai civili russi la distruttività della guerra di Putin in Ucraina e che il Presidente russo non è riuscito a mettere la Russia al sicuro. In reazione a tali operazioni, in aggiunta, la Russia è ora costretta a spostare forze a nord.

  • Kiev,africani venuti solo per stop a mandato arresto Putin

    La delegazione dei leader africani, che è stata a Kiev il 16 giugno per presentare un piano di pace, “era interessata solo a sospendere il mandato di arresto di Vladimir Putin, da parte della Corte penale internazionale”. Lo ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere dell’ufficio presidenziale ucraino, citato dai media ucraini all’indomani della visita. “C’è un punto che li preoccupa” ed è il motivo “per il quale, credo, siano venuti” a Kiev ieri, ha detto Podolyak facendo riferimento a tale richiesta.

  • Ue, illegittime elezioni russe in regioni ucraine annesse

    L’annuncio russo di voler tenere delle “elezioni” a settembre nei territori dell’Ucraina “è un ulteriore futile tentativo da parte della Russia per fingere di legittimare il suo controllo militare illegale e la tentata annessione delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli”. Lo afferma il portavoce del servizio di azione esterna dell’Ue parlando di tali “elezioni” come di “un’altra violazione del diritto internazionale”. L’iniziativa, afferma, “viola gravemente la Carta delle Nazioni Unite e l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. La Russia non ha alcuna base legittima per un’azione del genere sul territorio dell’Ucraina”. La Russia, la sua leadership politica e tutti coloro che sono coinvolti nell’organizzazione di queste cosiddette elezioni dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni illegali”, afferma ribadendo il sostegno dell’Ue all’Ucraina e la richiesta alla Russia di ritirarsi “immediatamente, completamente e senza condizioni” dall’intero territorio dell’Ucraina all’interno dei propri confini riconosciuti a livello internazionale.

  • Podolyak, delegazione africana voleva sospensione mandato cattura per Putin

    Il consigliere dell’ufficio di presidenza ucraino, Mykhailo Podoliak, ritiene che la delegazione dei paesi africani sia venuta a Kiev solamente per chiedere la sospensione del mandato di cattura del presidente russo Vladimir Putin della Corte penale internazionale. Lo riporta Unian. “C’è un punto che li preoccupa e per il quale, credo, siano venuti”, ha dichiarato parlando del mandato della Cpi che i leader africani - a suo dire - intendevano come “piccolo passo” verso l’inizio di un percorso di dialogo. Podolyak ha sottolineato che “attualmente l’unico vero piano per porre fine alla guerra è rappresentato dalla formula di pace dell’Ucraina, mentre il resto sono varie opzioni di resa”. Quanto al bombardamento della capitale ucraina il giorno dell’arrivo della delegazione africana secondo Podolyak, “l’attacco missilistico a Kiev ha distrutto la lealtà che rimaneva in un certo numero di paesi africani nei confronti della Federazione Russa”.

  • Delegazione leader africani a San Pietroburgo per incontro con Putin

    I leader di sei paesi africani sono volati a San Pietroburgo per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto Anton Kobyakov, consigliere del leader del Cremlino, Segretario esecutivo del comitato organizzatore dello Spief. Lo riporta Ria Novosti. “Sono arrivati e ora avranno un incontro”, ha spiegato nel corso della conferenza stampa finale del Forum economico internazionale.

  • Media, prigioniero russo ammette violenze su donne e bambini

    Un soldato russo che è stato catturato dalle forze armate ucraine vicino Zaporizhzhia, ha ammesso in un interrogatorio che l’esercito russo sta commettendo crimini di guerra nei territori ucraini occupati. E’ quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. Un frammento dell’interrogatorio è stato pubblicato online. Nel filmato, il prigioniero afferma che gli uomini di Kadyrov hanno violentato donne e bambini a Tokmak e Molochansk. Il prigioniero ha poi assicurato di essersi pentito del suo coinvolgimento nella guerra contro l’Ucraina, definendosi una “pedina”.

  • Zelensky, riconquistiamo posizioni, possiamo vincere

    “Ogni posizione riconquistata agli occupanti dalle nostre forze è un argomento nuovo per il mondo. L’Ucraina può vincere”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Grazie a tutti coloro che combattono contro il nemico. Grazie ai nostri soldati, a chi li cura dopo le ferite, a chi li addestra e a chi fornisce tutto il necessario per la difesa dell’Ucraina”, scrive ancora il leader di Kiev.

  • Cremlino, Putin non ha rifiutato colloqui con Macron e Scholz

    Il Cremlino ha smentito la notizia secondo cui il presidente russo Vladimir Putin avrebbe rifiutato di tenere delle conversazioni telefoniche con il suo omologo francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. “No, non è vero”, ha dichiarato l’addetto stampa presidenziale, Dmitry Peskov precisando che “finora non ci sono state proposte specifiche per tenere conversazioni telefoniche”.

  • Mosca, colpito centro decisionale forze armate Kiev

    Le forze armate della Russia hanno colpito con un’arma ad alta precisione uno dei centri decisionali delle forze armate ucraine, l’obiettivo è stato raggiunto. Lo rende noto con un comunicato riportato dalla Tass il ministero della Difesa di Mosca. Non sono state rese note ulteriori informazioni aggiuntive in merito al luogo e alla natura della struttura colpita.

  • Kharkiv, «missile su un’auto, uccisi 4 civili»

    Un missile russo ha colpito una località nella regione di Kharkiv, nel nordest dell’Ucraina, dove sono rimasti uccisi quattro civili. Su Telegram il capo dell’amministrazione militare nella regione, Oleh Syniehubov, ha accusato i russi di aver “bombardato il villaggio di Huryiv Kozachok, nel distretto di Bohodukhiv”. “Un missile anticarro russo ha colpito un mezzo civile diretto verso questa località - ha aggiunto - Quattro persone a bordo dell’auto sono morte sul colpo”.

  • Nuovi aiuti del Papa in partenza per Kherson

    Nuovo aiuti del Papa per la popolazione dell'Ucraina. Un carico di saponi, pannolini, viveri in scatola saranno trasportati da “autisti coraggiosi” alla volta di Kherson. Lo fa sapere L'Elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski.

    «Anche dal Gemelli, papa Francesco - racconta il porporato ai media vaticani - non ha fatto mancare la sua vicinanza soprattutto alla popolazione che nella zona della diga di Kherson soffre molto». La prossima settimana, annuncia, partirà da Napoli un nuovo camion di aiuti.

  • Mosca: «Tentato attacco ucraino a una raffineria di petrolio»

    Ieri sera, le truppe ucraine avrebbero tentato di attaccare con i droni la raffineria di petrolio di Druzhba, nella regione russa di Bryansk. Lo scrive su Telegram il governatore della regione Alexander Bogomaz. “Questa notte le unità di difesa aerea delle forze armate russe nel distretto urbano di Novozybkovsky hanno respinto un attacco delle forze armate ucraine alla stazione della raffineria di petrolio di Druzhba. Grazie alla professionalità dei nostri militari, i sistemi di difesa aerea hanno distrutto tre droni di tipo aereo”, ha dichiarato il governatore.

  • Reznikov, i piloti ucraini piloteranno gli F-16 in 4 mesi

    Il ministro della Difesa ucraino, Oleksyi Reznikov, è convinto che i piloti ucraini saranno in grado di padroneggiare gli F-16 in soli quattro mesi, non in sei, come impone lo standard. Ma Reznikov pensa anche che Kiev riceverà i caccia americani non prima del 2024, perché l’addestramento dei tecnici e degli ingegneri è più lungo. Il ministro ha infine detto che gli F-16 saranno stazionati all’interno del territorio ucraino. Lo scrive su Telegram il Kyiv Post.

  • Kiev: lanciati 17 attacchi contro russi in ultime 24 ore

    Lo Stato Maggiore della forze armate dell’Ucraina ha riferito che durante la giornata di ieri sono stati lanciati “17 attacchi” contro le forze russe. Ne danno notizia i media ucraini. I soldati di Kiev hanno anche distrutto un elicottero d’attacco Ka-52 e 7 droni da ricognizione di livello operativo-tattico. Dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina, secondo l’esercito, “sono stati uccisi 218.500 occupanti”.

  • Kiev: registriamo un successo tattico nel sud

    Nel sud dell’Ucraina, le forze armate di Kiev “avanzano” e registrano “un successo tattico”. Lo ha affermato la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar in un aggiornamento su Telegram.

    “Le forze di difesa dell’Ucraina continuano a condurre azioni sia offensive che difensive e hanno un successo parziale. Le nostre truppe operano in condizioni di superiorità aerea e di artiglieria del nemico”, si legge nel messaggio. A sud, “praticamente in tutte le aree e direzioni in cui le nostre unità stanno avanzando, stanno avendo successo tattico. Stiamo avanzando gradualmente, ora fino a due chilometri in ciascuna direzione”, ha detto Malyar. Sulle linee di Berdyansk e Mariupol, “il nemico sta portando truppe da altre direzioni e aumentando la potenza di fuoco”.

    “A est, le forze di difesa dell’Ucraina stanno conducendo operazioni sia difensive che controffensive. Qui, il nemico sta cercando di rimuovere le nostre truppe dalle loro posizioni occupate e sta conducendo operazioni di assalto in più direzioni contemporaneamente, in particolare su Lyman”, ha spiegato Malyar. A Bakhmut, “l’intensità complessiva delle ostilità è leggermente diminuita. Le nostre truppe stanno effettuando operazioni offensive in aree separate” e “il nemico sta facendo ogni sforzo per fermare le azioni offensive delle nostre forze di difesa”.

  • Soldato russo si arrende a Bakhmut

    Ucraina, soldato russo si arrende a Bakhmut
  • Zelensky: ho incontrato i comandanti dei nostri nuovi fronti

    «C’è stato un altro evento oggi, un altro punto nel mio programma che non è stato ancora annunciato. Questo è il Consiglio di Guerra. Con i nostri comandanti - i generali Syrsky, Tarnavsky, Zaluzhny, Shaptala. E con i nostri comandanti in direzioni specifiche di azioni attive - non dirò ancora i loro nomi, tutto a suo tempo. La nostra avanzata è la cosa più importante. Ciascuno dei nostri soldati, ciascuno dei nostri nuovi passi e ogni metro di terra ucraina liberato dal nemico è la cosa più importante. E c’era Budanov... Passi separati». Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un passaggio del suo discorso serale.

  • Ambasciatori Usa e Russia si incontrano a Washington

    L’ambasciatrice Usa a Mosca, Lynne Tracy, si è incontrata con l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov. Lo ha annunciato in un tweet l’ambasciata Usa in Russia, riferendo che i due diplomatici hanno discusso di una serie di temi bilaterali, compreso il funzionamento delle rispettive missioni diplomatiche. Tracy si trovava a Washington per l’annuale Conferenza dei Capi Missione presso il dipartimento di Stato. Mosca ha imposto una serie di restrizioni alla sede diplomatica Usa, compreso l’impiego di dipendenti russi.

  • Mosca: alcune iniziative di pace potrebbero funzionare

    «Ci sono idee nei piani di pace di diversi Paesi per l’Ucraina che potrebbero funzionare». Così la rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un’intervista alla Tass, a margine del Forum economico internazionale di San Pietroburgo.

    Secondo il rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo «il problema principale è che queste proposte sono bloccate dal regime di Kiev».

    «Sottolineerò ancora una volta che siamo grati a ogni Paese, ogni Stato o ogni personaggio pubblico, perché molte iniziative provengono personalmente da alcuni personalità di spicco. Siamo grati a tutti coloro che parlano di pace, che parlano di insediamento, che vogliono essere utili in questo settore. Ci sono anche idee interessanti, che possono funzionare. Ci sono idee che sono in sintonia con il nostro approccio, come l’iniziativa cinese».

    Ma per Zakharova «il problema principale è che queste proposte vengono bloccate dal regime di Kiev, che si è negato a qualsiasi tipo di negoziato con la Russia. E tutto questo è stato bloccato da Zelensky, perché questo è quello che pensano a Washington», dove il pensiero è rivolto a «uccidere quanti più russi possibile».

    Molti in Usa pensano - ragiona Zakharova - «oltre che a usare l’Ucraina per distruggere la Russia anche per arrivare a danneggiare la Cina».

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