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11 settembre, Biden al Pentagono: «Non dimenticheremo mai»

Il presidente degli Stati Uniti commemora le vittime degli attentati. E attacca il movimento Maga: «Riporta l’America indietro»

Usa, Biden attacca Trump e i Repubblicani: "Partito dominato da estremisti"

2' di lettura

«A 21 anni di distanza teniamo vivo il ricordo delle vite preziose che ci sono state rubate a Ground Zero, Shanksville e al Pentagono. Jill e io siamo vicini alle famiglie che hanno perso i loro amati e stanno ancora soffrendo. Non dimenticheremo mai». Lo scrive su Twitter Joe Biden in occasione del 21esimo anniversario degli attacchi dell’11 settembre. Il presidente prende parte alle commemorazioni degli attentati al Pentagono, dove si osserva un minuto di silenzio alle 9.37, l’ora dello schianto del Boeing 757 dell’American Airlines. Nell’impatto morirono tutti i 64 passeggeri dell’aereo, inclusi i terroristi, e 125 persone che si trovavano nel palazzo del dipartimento della Difesa.

I terroristi non hanno cambiato il carattere Usa

«Quel giorno la storia dell’America è cambiata. Quello che i terroristi speravano di cambiare ma non ci sono riusciti: è il nostro carattere, fatto di forza e resilienza», ha detto Biden nelle commemorazioni.

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Il ricordo delle parole della regina Elisabetta

«Sono onorato di essere qui con le famiglie delle vittime ancora una volta e ricordare tutti coloro che sono morti tra le fiamme e la cenere in quella terribile mattina di settembre», ha aggiunto Biden Biden, al Pentagono. Il presidente ha ricordato il messaggio della regina Elisabetta in quell’occasione: «Il dolore è il prezzo che paghiamo per l’amore».

L’attacco al movimento «Maga»

Poche ore prima, sempre su Twitter, il presidente Usa scriveva: «Le forze Maga sono determinate a riportare questo paese indietro a un’America dove non c’è diritto di scelta, diritto alla privacy, diritto alla contraccezione, diritto di sposare chi ami». Il bersaglio sono ovviamente i repubblicani estremisti sostenitori di Donald Trump indicati con l’acrononimo dello slogan del tycoon «Make America Great Again». Il presidente della Corte suprema, John Roberts, risponde intanto alle affermazioni della vicepresidente Usa kamala Harris che aveva definito i giudici un gruppo di attivisti. «Semplicemente perché le persone non sono d’accordo con un’opinione non si può mettere in discussione la legittimità della corte», ha dichiarato.

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